Quando cambiare le gomme invernali e mettere pneumatici estivi: obblighi e consigli
Giulio Orzieri 22 Aprile 2016

Sembrava ieri che si correva tutti per dotare le nostre autovetture di pneumatici invernali che quasi non ci si crede che ora si devono togliere per rimettere le gomme estive.

Ebbene sì, il termine è arrivato. Insieme al caldo e alla primavera. Il 15 aprile è scaduto l’obbligo di avere pneumatici termici montati sulla propria autovettura o, in alternativa, catene a bordo. Le normative ci lasciano un mese di tempo per adeguarci, ragion per cui tassativamente entro il 15 maggio chi ha montato pneumatici invernali deve cambiarli con pneumatici estivi.

Questa sembrerebbe la norma, anche se non è proprio così, perché, in effetti, il parametro su cui si basa il Codice della Strada per stabilire se si devono cambiare le gomme o meno, pena salatissime contravvenzioni, non è quello della “stagionalità”, ma quello dell’indice di velocità degli pneumatici, che altro non è che la velocità massima che quello pneumatico può sopportare.

In pratica se la vostra auto monta delle winter che hanno un codice di velocità pari o superiore al codice indicato sul vostro libretto di circolazione non dovete cambiare proprio niente.

Vediamo di capire meglio per comprendere a fondo quando cambiare le gomme invernali.

In buona sostanza la normativa stabilisce come regola generale che non si può circolare con pneumatici che abbiano un indice di velocità inferiore rispetto a quello segnato sul libretto di circolazione, questo perché, per logica, potendo quella macchina raggiungere quella velocità massima deve essere equipaggiata con gomme che siano state progettate per sostenere la medesima velocità. Teoricamente ineccepibile.

Facciamo un esempio, però, perché qui si incontra la prima grande contraddizione. Una Fiat 500 ha segnato sulla carta di circolazione che deve montare pneumatici che abbiano un codice di velocita V, ovvero che possano sostenere velocità fino a 240 km/h. Ora, al di là del fatto che il limite di velocità sulle autostrade è di 130 km/h, ci si domanda sinceramente se l’autovettura di cui sopra possa raggiungere tale velocità.

Comunque sia questa è la regola.

Il secondo punto da sottolineare è che solitamente gli pneumatici invernali hanno un indice di velocità inferiore a quello indicato nella maggior parte dei libretti di circolazione, perché le gomme con codici di velocità più bassi sono più morbide e garantiscono una maggiore aderenza a terreni “freddi” come quelli che si incontrano nella stagione invernale.

E allora verrebbe da domandarsi: perché in ottobre/novembre ci viene “caldamente consigliato” di montare pneumatici che sono contrari alle normative stabilite dal Codice della Strada, pena, come sempre, salatissime multe se non lo facciamo? Perché così siamo più sicuri quando guidiamo e, dunque, per il periodo invernale la legge concede una deroga alla regola generale, anzi, ci “obbliga”, in qualche modo, a derogare.

Ed ora che è tornato il caldo, in pratica, ci obbliga a ritornare in regola e a rimontare gomme estive che siano pari o superiore al codice di velocita a cui siamo destinati.

Quindi questo è quello che ci aspetta sotto il profilo normativo: se gli pneumatici che abbiamo montato sulla nostra autovettura hanno un indice inferiore, e se sono delle winter è praticamente sicuro che lo abbiano, dobbiamo cambiarli, per la modica cifra media, statistiche alla mano, di 300,00 €, pena le solite salatissime multe che, in questo caso, vanno da 419,00 € a 1682,00 €.

Ma al di là del Codice della Strada e delle sue contraddizioni conviene o no cambiare gli pneumatici?

Fondamentalmente sì perché uno pneumatico con indice di velocità più elevato ha una spalla laterale più rigida che garantisce prestazioni migliori in frenata e sterzata. Senza considerare che una gomma invernale su un terreno caldo si usura molto velocemente perché la mescola morbida da cui è composta, appositamente studiata per resistere alle temperature più rigide, tende a “sciogliersi” sull’asfalto della stagione calda che, in alcune circostanze, arriva anche a 50°.

Diventa conveniente, dunque, non solo in termini di sicurezza, ma anche, alla lunga distanza, in termini economici perché utilizzando gli pneumatici adatti alle temperature e alle conseguenti condizioni dell’asfalto o del terreno si consumano meno e durano per più stagioni.

La soluzione più vantaggiosa sotto ogni profilo è, molto probabilmente, quella di fare un investimento iniziale e dotarsi di due treni di gomme da montare sulla propria autovettura secondo necessità.

Certamente non si può negare che il business che c’è dietro a questa questione scoraggi un po’ il cittadino che, tra obblighi normativi e meccanici che ne approfittano, si sente un po’ vessato e, magari, è tentato di arrangiarsi acquistando un paio di catene da 50,00 € e di estraniarsi da tutta la situazione continuando a viaggiare con gli pneumatici estivi, senza rendersi conto degli svantaggi e dei pericoli a cui va incontro.

Una soluzione potrebbe esserci, se non si guida in condizioni di terreno troppo estreme e non si fanno troppi chilometri l’anno: gli pneumatici all season, quelli che consentono di circolare per tutto l’anno rispettando il CdS, sempre se hanno l’indice di velocità uguale o superiore a quello indicato sul libretto, che in inverno offrono prestazioni migliori delle gomme estive ed in estate simile. Un buon compromesso utile per dribblare norme irrazionali e concreti rischi, che ci evita, almeno, di entrare in ansia in periodi come questo, quando bisogna cambiare le gomme invernali per passare agli pneumatici estivi.

Giulio Orzieri

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